Il Movimento Culturale Ideelibere, associazione non riconosciuta regolarmente registrata in data 23/11/2012, inoltra la presente istanza a nome dei numerosi studenti, cittadini e, nello specifico, utenti del servizio bibliotecario della città di Afragola che si sono rivolti a noi nel tentativo di proporre un progetto valido che valorizzi al meglio le strutture di cui la città è dotata. Pertanto:
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Archivio dell'autore: Movimento Culturale Ideelibere
PROGETTO “Terra È Vita”
Art.1
Il Movimento Culturale Ideelibere, in base a quanto concordato e approvato nel Protocollo d’intesa siglato il 4 Novembre 2013, presenta il progetto “Terra È Vita”.
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I vantaggi della condivisione: la nuova frontiera del Car Sharing
Ridurre l’inquinamento e risparmiare: questi sono gli obiettivi dei nuovi progetti legati alla mobilità sostenibile. Ormai sono anni che le case automobilistiche progettano auto ecologiche con motori elettrici, ibridi, a metano e GPL che permettono una minore emissione di gas inquinanti e i clienti crescono sempre di più. Ma se non ci si può permettere di comprare un’auto propria, ci sono alternative? La risposta è assolutamente positiva ed è il car sharing.
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Protocollo d’intesa siglato con l’Istituto Comprensivo Europa Unita
PROTOCOLLO D’INTESA TRA:
Movimento Culturale Ideelibere, rappresentato nel presente protocollo dal Presidente Nazionale Salvatore Salzano
E
Istituto Comprensivo Europa Unita, sito in Viale Europa, Rione Salicelle, Afragola (NA), C.F. 93025650636 – C.M. NAIC834004 rappresentato nel presente protocollo dal Dirigente scolastico dott.ssa Giovanna Mugione.
PREMESSO CHE
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Focus ed excursus sul fenomeno migratorio in Australia
Il fenomeno dell’emigrazione italiana in Australia è datato: i primi flussi di migranti italiani, stanziati nel Nord Queensland come coltivatori di canne da zucchero,si registrano già alla fine del 1800. E’ però alla fine della Seconda Guerra Mondiale che vi fu un più corposo fenomeno migratorio italiano verso l’Australia, in particolar modo ad opera di giovani del sud del paese.
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L’uomo e la divisa
“Vorrei una polizia su cui poter contare, di cui non aver paura, come invece succede a me quando vedo una macchina di pattuglia e sono da sola.” Questo lo dice Patrizia Moretti in uno dei più recenti appelli alla politica italiana, perché si impegni a intervenire su un sistema, quello delle forze dell’ordine, a tratti farraginoso. Se il nome di Patrizia Moretti risultasse ai più sconosciuto, meno lo sarà quello di Federico Aldrovandi.
E non è un bene questo, perché la fama raggiunta da Aldrovandi è la fama di una vittima. Fino al 25 settembre 2005 Federico è solo un diciottenne ferrarese che torna a casa a piedi, dopo una serata in discoteca certo con un po’ di alcol e droga in corpo, ma tutto sommato tranquillo. Ma sulla stessa via di casa di Federico il 25 settembre 2005 passa anche la pattuglia Alfa 3 di Enzo Pontani e Luca Pollastri. Questi ultimi chiameranno poi in aiuto l’Alfa 2 con a bordo Paolo Forlani e Monica Segatto. L’incontro/scontro di queste quattro persone con Federico determina la perdita dell’anonimato per questo studente di Ferrara di 18 anni e la trasformazione in “caso Aldrovandi”.
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Andy Warhol al Pan di Napoli: “Vetrine”
“Siamo come vetrine in cui noi stessi continuiamo ad esporre un bell’ordine, a nascondere o a mettere in mostra, le pretese qualità che altri ci attribuiscono – per ingannarci.” Parte con questa citazione di Nietzsche l’esposizione dedicata ad Andy Warhol al Pan di Napoli intitolata, appunto, “Vetrine” (fino al 20 luglio, a cura di Achille Bonito Oliva). 180 opere, su due piani: serigrafie su tela e su carta, fotografie, cortometraggi, bozze ed opere maggiori per una delle mostre record degli ultimi anni nella città partenopea. Del resto, “la Pop Art è per tutti” e l’intera produzione di Warhol ne è la dimostrazione. Bisogna però fare una piccola puntualizzazione: quando si parla di “arte totale”, come quella del genio americano, è necessario andare oltre la rappresentazione e approfondire la riflessione che ha portato alla produzione stessa. L’arte warholiana parte da una acuta osservazione della società dei consumi americana, in quegli anni in pieno boom, e del conseguente sovrastare dell’impersonalità e del conformismo. La ripetizione ossessiva dei soggetti, tipica dell’artista, potrebbe essere scambiata per una totale affermazione della sacralità dell’immagine di consumo, ma Warhol aveva in mente altro: l’accumulazione pone l’accento sull’inflazione di quello che la società stessa ha eletto a icone di consumo – ed ecco opere che raffigurano le Campbell’s Soup, Marylin Monroe, Jackie Kennedy, il Brillo e poi la Statua della Libertà e Falce e Martello – ma soprattutto all’inerzia della reazione degli “spettatori”.
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Calcio e Violenza: quelle ombre sugli stadi
Venticinque anni sono passati dal celebre Rapporto Taylor, il documento emanato in Gran Bretagna in merito a sicurezza negli stadi e tifo violento. Il pugno della “Lady di Ferro” Margaret Thatcher si abbattè con forza sulle società calcistiche e sugli hooligans britannici, rei di aver messo in ginocchio il Regno Unito seminando violenza dentro e fuori gli stadi. Una violenza che non risparmiava estranei al mondo del calcio, che faceva vittime tra giovanissimi e studenti, e che molto frequentemente sfociava in guerriglie urbane, agguati e devastazioni di locali e pub, allora focolari e pittoreschi luoghi di ritrovo degli ultrà inglesi, quasi tutti facenti parte della working class operaia.
I colpevoli che si macchiarono di omicidi e aggressioni, furono processati per direttissima, e nemmeno le stesse società sportive furono risparmiate: numerose le sanzioni pecuniarie e il bando delle stesse dalle competizioni europee per ben cinque anni. Il fenomeno degli hooligans allora si stava rapidamente diffondendo a macchia d’olio in gran parte dell’Europa, causando centinaia di vittime tra tifoserie avversarie e disastri calcistici che rimarranno tristemente famosi presso l’opinione pubblica, tra queste la strage dell’Heysel e la tragedia di Hillsborough. Due le cause principali: i sistematici raid da parte delle frange più estreme delle tifoserie e le condizioni fatiscenti ed obsolete dei molti stadi. Continua a leggere . . .
Arte e Cultura:una risorsa inutilizzata
La mancata valorizzazione del patrimonio storico-culturale italiano è purtroppo un problema ordinario, una ricchezza sottovalutata che rischia di essere irrimediabilmente compromessa. Piccoli paesi e città della nostra penisola custodiscono un immenso capitale artistico e monumentale che, oltre a rappresentare un’importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica.
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La “cura” per Pompei
Riabilitare: è questa la parola d’ordine, come se Pompei fosse un malato che cerca di tornare in splendida forma. Pompei è indispensabile per tutti e vuole riabilitarsi perché deve riabilitarsi! Ma se i dottori non collaborano e le cure vengono prescritte ma non attuate tutto questo non avverrà mai e allora il paziente morirà. Chi sono i dottori? Partiamo dal primo:
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