Da poco trascorsa l’affascinante notte degli Oscar, abbiamo pensato di offrire ai nostri lettori i giusti strumenti per leggere ed interpretare alcuni dei film che hanno partecipato alla serata di gala, vincitori o meno, comunque degni di nota e di attenzione!
Buona lettura!
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Archivio dell'autore: Letizia Laezza
Il ventre di Scampia – INTERVISTA ad Emanuele Cerullo
Il suo nome è Emanuele Cerullo, ha 22 anni e viene da Scampia. Nella vita studia lettere all’università Federico II e fa il poeta, di professione e per passione, per intuito, per amore. Emanuele con la sua arte nata come semplice forma di espressione, quasi per esigenza di comunicare, ha costituito spesso un caso mediatico, non tanto perché da quando aveva tredici anni scrive poesie e le scrive bene, quanto piuttosto perchè Emanuele vive e fa il poeta in una realtà come Scampia. Incuriositi da questa nuova promessa della letteratura e dalla sua storia, in occasione della presentazione del suo secondo libro che si terrà l’11 febbraio presso “Il Tempo del Vino e delle Rose” a piazza Dante, lo abbiamo intervistato.
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Io so e ho le prove – RECENSIONE
“Io so ma non ho le prove”. Così recitava Pasolini a proposito della corruzione delle grandi istituzioni.
“Io so e ho le prove”. Questa la confessione di un ex bancario, Vincenzo Imperatore, che decide di scrivere un libro, con omonimo titolo, e raccontare tutto ciò che ha visto, scoperto e nascosto lavorando per anni al servizio di una delle più grandi istituzioni mondiali, da lui soprannominata “Mamma Banca”.
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Una lampa – Recensione
Pungente. Sarcastico. Scoppiettante. Un testo piccante, ironicamente doloroso per l’attento ascoltatore che ha saputo cogliere la gravità delle asserzioni buttate lì, con tono a volte giocoso, a modo quasi di battuta, ma che dietro la maschera di “verace” comicità non celano neanche troppo le brutture che intendono denunciare.
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L’Infame – Recensione
La scenografia si presenta semplice, quasi povera. Gli elementi di scena sono pochi, gli stretti indispensabili a riprodurre la personalità, l’emotività e l’universo interiore di Mazza ‘e Scopa, l’unico e solo protagonista dello spettacolo, della serata , della mente del pubblico, che osserva concentrato l’abilità del pluripremiato attore Luigi Credendino, capace di mantenere la scena per circa un’ora, sostenuto solo in sporadici momenti dalla voce di un giornalista fuori campo e dalla suggestione di luci ed audio curate dallo stesso regista dello spettacolo. L’oggetto in questione è la rappresentazione dell’Infame, per la regia di Giovanni Meola, rivisitato in occasione del trentennale della Sala Assioli del Teatro Nuovo e ripresentato questo gennaio dopo circa 15 anni dalla sua nascita, anni che hanno visto più di centocinquanta rappresentazioni .
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