Partiamo subito col dire che, sebbene la festa segni l’inizio del nuovo anno, la denominazione “Capodanno cinese” è tipicamente occidentale, infatti in patria viene chiamata “Festa di primavera” (chūnjié)o “Capodanno lunare” (nónglì xīnnián). Questa festa non ha data fissa dato che il calendario cinese si basa sulle fasi della luna e del sole (Calendario lunisolare), per cui, a seconda della data del novilunio, il Capodanno può cadere dal 21 gennaio al 19 febbraio del nostro calendario. Quest’anno è caduta il 10 febbraio, e si è entrati nell’anno del Serpente. Le festività durano per 15 giorni, e terminano con la “Festa delle lanterne”, quando i cinesi girano per la città tenendo in mano lanterne colorate e ponendo candele alle finestre delle case, per guidare gli spiriti benevoli.
Origini della festività
La leggenda narra di un mostro chiamato Nian (che significa “anno” in cinese), che ogni 12 mesi esce dalla sua tana per nutrirsi di esseri umani. Il mostro, secondo la mitologia, può essere spaventato con il colore rosso, con forti rumori e col fuoco, per cui si può ricondurre la festività ad un modo per scacciare Nian e farlo tornare nella sua tana.Ogni anno, pertanto, la Cina e le varie comunità orientali in tutto il mondo, appendono alle loro porte distici rossi con frasi benauguranti, lampade di carta scarlatte illuminate e usano sparare fuochi artificiali per tutta la durata dei festeggiamenti.
Astrologia cinese
Come è possibile vedere nell’immagine di presentazione, il 2013 è considerato “l’anno del Serpente”, ma perché proprio questo animale? Anche in questo caso, ci si rifà ad una leggenda: si racconta che Buddha, prima di morire, chiamò a raccolta gli animali della terra per salutarli, ma solo 12 si presentarono all’appello: Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale.Per premiare la loro fedeltà, Buddha decise di consacrare ogni anno ad uno degli animali, per formare così un ciclo a rotazione di 12 anni, e il 10 febbraio 2013 si è entrati nell’anno sotto la protezione del serpente.
Come si festeggia?
La festa di Primavera è la più importante ricorrenza in Cina, pertanto nei 15 giorni di celebrazioni chi è lontano da casa per lavoro torna a riabbracciare i parenti, si organizzano matrimoni ritenuti benauguranti in questo periodo dell’anno, si pulisce casa per allontanare la sfortuna e si preparano grandi banchetti per celebrare il nuovo anno con la famiglia e con gli amici. Non tutti i 15 giorni previsti, però, comportano la chiusura delle scuole e degli uffici. Ogni governo decide per il suo stato: ad esempio per la Repubblica Popolare Cinese solo i primi 3 sono festivi, mentre a Taiwan i primi 5, a Singapore e nelle Filippine solo il primo e così via. La tradizione vuole che ci si scambi buste rossecontenenti soldi: la quantità di monete (o banconote) deve essere sempre in numero pari, in contrasto con il numero dispari che è il quantitativo di monete da mettere in una busta in occasione di un funerale, ma non bisogna mai mettere una quantità di 4 o multipli (fa eccezione l’8), perché il numero 4 è di malaugurio, a causa dell’assonanza con la parola “morte”.
Sicuramente grande importanza ricopre la danza del leone del primo giorno, in cui un grosso manichino con le sembianze di un leone viene fatto girare per le strade a ritmo di tamburi, per cacciare via gli spiriti malvagi.
Alla danza del leone viene associata la danza del drago, forse la più conosciuta della cultura cinese (un gruppo di uomini portano il corpo del drago retto da aste corre e simula i movimenti della creatura)e che viene poi replicata anche in altre occasioni durante l’anno, essendo ritenuta portatrice di fertilità e buona sorte.
Un buon auspicio per un anno prospero augurabile da cinese a cinese, ma che in fondo, è augurabile anche per noi.
Gianluca D’Andrea
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