24/07/2014 – La strada Port’Alba non è più la stessa. Quella che per anni è stata uno dei più piacevoli scorci della città di Napoli, si trova già da giorni privata di alcuni dei numerosi banchetti espositivi delle librerie. E l’atmosfera è ovviamente diversa.
Alcuni degli esercizi commerciali hanno deciso di rinunciare ad alcuni dei banchetti, spostando la merce all’interno del negozio, altri esibiscono un volantino “Banchetto di Prossima rimozione”, altri ancora li lasciano chiusi, a manifestare un malumore generale di commercianti e dei cittadini. Un’indignazione dovuta ad un sorprendente e tempestivo intervento delle forze dell’ordine che hanno valutato o meno l’abusività degli spazi occupati dai commercianti da anni ed anni. Faccenda ancora più surreale è osservare come la città di Napoli, da troppo tempo ormai affetta dal cancro dell’abusivismo edilizio e del racket dei parcheggiatori, ritrovi un eccezionale zelo in una strada che comunque era ottima per la viabilità pedonale ed offriva un’esperienza molto caratteristica per cittadini e turisti.
(Qui l’articolo sulla vicenda a cura di Andrea del Gaudio)
Oggi abbiamo intervistato il sig.Re Pasquale Langella, commerciante delle Librerie Dante Descartes, a proposito della questione e dei suoi sviluppi visti gli incontri in corso e futuri con l’amministrazione di Napoli.
Da quanto tempo esercita la professione di libraio e da quanto tempo è a Port’Alba?
Esercito la professione di libraio da venti anni nella storica sede di Via Mezzocannone e siamo a Port’Alba da circa 15 anni.
Quale è stata la sua reazione al momento dell’inaspettato controllo dei banconi delle librerie e perchè, secondo lei, è scorretta una dichiarazione di abusivismo per i banconi delle librerie nonostante occupino effettivamente una porzione del suolo pubblico.
La reazione all’arrivo dei vigili è stata inaspettata visto che, avendo un tavolo in corso con il Comune di Napoli, dove si discute proprio della situazione decoro urbano e bancarelle (con misure adatte e disegni), pensavo di non dover subire nessuna sanzione. Ci tengo a precisare che i librai, con i loro banchetti, (che la maggior parte dei cittadini conoscevano come espositori storici dei libri a Port’Alba), sono stati SEMPRE muniti di Autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico, pagando il canone previsto e al momento sospeso proprio per via della discussione in Comune.
In che modo ne risentirebbero le librerie dell’eliminazione dei banconi antistanti ai negozi?
Come detto prima, le bancarelle qui a Port’Alba rappresentano proprio la strada, una vetrina, e un motivo per far fermare lettori e turisti passanti in zona, che purtroppo sono sempre di meno. In poche parole le bancarelle sono vitali per farci sopravvivere, per dare al pubblico un servizio con prezzi bassi e combattere così la supremazia delle grandi catene di distribuzione e l’avvento degli Ebook, sempre più di moda specialmente tra i giovani lettori. La strada già ha subito molte chiusure importanti (Guida, Pironti) perdendo punti di riferimento per i lettori. Ormai andare avanti è molto difficile.
L’incontro avuto con l’assessore e la relativa iniziativa a sfondo culturale sono da considerarsi, secondo il suo parere, soddisfacenti?
L’incontro con l’assessore Panini e i suoi validi collaboratori è stato l’inizio, un buon inizio direi, concreto e di fatti pratici che spero possano diventare realtà in breve tempo. Stiamo presentando i documenti richiesti per una prima occupazione momentanea, (con banchetti mobili), in attesa di un “progetto d’ambito” uniforme per tutti i librai che speriamo venga attuato a breve.
Un primo obiettivo sembra raggiunto con la presenza della polizia municipale che pattuglia la zona contro il parcheggio selvaggio e lo sfrecciare di motorini durante la giornata. Ora aspettiamo il buon fine per tutto.
Quale sarebbe la sua personale idea o proposta per venire incontro alle esigenze degli esercizi commerciali e alla municipalità di Napoli?
Le proposte le abbiamo sviluppate in Comune: abbiamo intenzione di far diventare questa strada un Borgo Culturale di riferimento per la nostra città, organizzando Presentazioni di libri all’aperto (cosa che abbiamo già sperimentato nel mese scorso con la collaborazione del Comune, e che ha visto la presenza di molte persone nuove). Abbiamo intenzione di creare un appuntamento a livello nazionale per una Fiera del libro antico, e organizzarne anche una fiera della piccola editoria, proprio per valorizzare il Libro e le persone che lo lavorano per amore della cultura. Insomma creare un polo di riferimento per valorizzare al massimo questa storica strada porta della città.
Come giudica il livello di investimento nella cultura della città di Napoli?Vedo in giro un forte interesse per attività culturali e spero siano sempre di più mirate a creare cultura e dare incentivi a chi cerca di fare nel suo piccolo qualcosa di concreto. Anche se purtroppo è difficile per problemi burocratici e politici.
Con il continuo evolversi delle tecnologie, l’acquisto di libri cartacei va gradualmente a ridursi. Di conseguenza si avverte un incremento di nuovi supporti quali gli eBook, l’acquisto elettronico di testi in formati virtuali con prezzi più bassi, e comunque un nuovo approccio delle nuove generazioni verso il testo. Perché allora acquistare ancora un libro cartaceo?
Come ho già anticipato prima, gli Ebook sono sempre più usati purtroppo dai giovani che li trovano pratici con prezzi bassi, ma il libro è un’altra cosa: il libro ti resta, l’odore della carta, della stampa, non ha paragoni con un freddo apparecchio che una volta spento non dà segni di vita. Per quanto riguarda i prezzi bassi quelli sono facilmente battibili, visto che da noi librai, sia all’interno che fuori sui banchi allestiti, le offerte non mancano e sicuramente, spesso, battono il prezzo di vendita di materiale elettronico.
In esclusiva vi anticipiamo che oggi si è tenuto un tavolo tecnico-istituzionale dove si è proposta la creazione di una Rete d’Impresa che associ tutte le librerie. In attesa di un’accurata valutazione da parte dei soggetti interessati, si rimandano ulteriori decisioni a futuri incontri. Vi terremo aggiornati.
Gioacchino D’Anto
© Riproduzione riservata