L’attesa è stata lunga, ma finalmente dopo l’ultima sosta al Fringe Festival di Edimburgo, si torna a viaggiare intorno al mondo alla ricerca di aspetti affascinanti di altri paesi più o meno noti.La prima tappa del 2016 è in Repubblica Ceca, nello specifico nella capitale Praga, città dall’indubbio fascino e famosa per l’unione di diversi stili architettonici, dal gotico al barocco al moderno.
Non c’è comunque tempo di perdersi per le suggestive vie di Praga, poiché è al centro della città, precisamente nella Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia), che ci dobbiamo recare per ammirare il celebre Orologio astronomico.
Staroměstský Orloj (Orologio della città vecchia), impiantato nella torre del Municipio di Praga, è un monumento medievale e rappresenta una delle principali attrazioni della capitale ceca.
Costruito dall’orologiaio Mikuláš Kadaň nel 1410, ha avuto numerosi rifacimenti fino al 1866 quando, con l’aggiunta delle statue ai lati del quadrante inferiore, l’orologio acquista l’aspetto che si può ancora ammirare ai giorni nostri.
L’orologio è diviso in due sezioni. Il quadrante inferiore è un calendario, aggiunto nel 1870 e molto dettagliato, con una corona esterna in cui sono riportati giorni, settimane e mesi, (in una scrittura minuscola se visto da lontano),
All’interno, invece, ci sono dodici raffigurazioni di scene di vita rurali associate ai dodici mesi dell’anno, insieme ai segni zodiacali. Le statue ai lati del calendario raffigurano le principali materie dell’epoca: da sinistra abbiamo uno studioso con una pergamena che rappresenta la matematica (o la storia), poi un angelo con spada e scudo che simboleggia la teologia, sulla destra vicino al quadrante c’è un personaggio con un cannocchiale, simbolo dell’astronomia e, infine, un sapiente che legge un libro, rappresentazione della filosofia.
Il quadrante superiore è a forma di un astrolabio (antico strumento per la localizzazione e il calcolo della posizione dei corpi celesti). Sullo sfondo del quadrante è rappresentata la Terra fissa nel cielo attorno alla quale si muovono quattro meccanismi: un anello di ottone su cui sono riportati i simboli delle costellazioni, un anello esterno rotante, una lancetta con il simbolo del Sole e una con il simbolo della Luna.
Durante la giornata il meccanismo fa spostare le lancette del Sole e della Luna nelle zone blu (giorno), nera (notte) e rossa (alba e tramonto) passando anche dal lato sinistro dove sono incise le scritte latine aurora e ortus (alba) e in seguito al lato destro dove è scritto occasum (tramonto)e crepusculum.
Ci sono tre diverse segnalazioni dell’orario in questo orologio: i numeri romani sul quadrante e quelli arabi sulla corona esterna segnano l’ora normale: quelli sulla corona sono basati sull’ora boema a 24 ore (il giorno partiva con il tramonto del sole), i numeri romani sono a coppie di 12, secondo il metodo babilonese. Infine, nel quadrante ci sono delle linee curve che lo dividono in 12 sezioni contrassegnate numericamente per indicare il tempo solare, cioè il tempo che intercorre tra l’alba e il tramonto.
Come per il quadrante inferiore, anche in quello superiore ci sono quattro statuine ai lati con un forte valore simbolico: a sinistra troviamo la Vanità, con uno specchio, e l’ Avarizia, rappresentata con una borsa di denari in mano. Sulla destra, invece, abbiamo la Morte, uno scheletro con in una mano una clessidra e nell’altra una campana per ricordare ai mortali il loro destino, e al suo fianco un Turco con un liuto, simbolo di lussuria.
È interessante constatare come notando i differenti metodi di misurazione del tempo e la presenza di questi simboli , si possa constatare come Praga sia stata una capitale multiculturale e un calderone di conoscenze che si sono riflettute anche, e soprattutto, nell’architettura.
Lo spettacolo di questo monumento si può cogliere in tutto il suo splendore allo scoccare di ogni ora dalle nove del mattino alle nove di sera: lo scheletro si muove suonando la campana con la mano destra e capovolge la clessidra che ha nella sinistra, mentre il turco, l’avaro e il lussurioso muovono la testa; in contemporanea dalle finestre sopra il quadrante esce una processione con i dodici apostoli che, a coppie di due, passano in rassegna con i loro oggetti caratterizzanti. La prima figura ad uscire dalla finestra sulla destra è San Paolo (con in mano un libro e una spada), seguito da Tommaso (con una lancia), Giuda che porta un libro, Simone con una sega e Bartolomeo con un libro. Mentre nella seconda finestra escono Pietro (che ha con sè una chiave), Matteo con un’ascia, Giovanni con un serpente, Andrea e Filippo con una croce e Giacomo con una mazza.
Al termine del corteo, da sopra le finestre esce un gallo che canta l’ora scoccata.
L’orologio astronomico di Praga è probabilmente uno dei più belli e affascinanti congegni che l’uomo abbia mai creato, non solo perchè carico di un forte simbolismo, ma soprattutto per la complessità tecnologica di cui è dotato, incredibile se si considera la data di creazione. Insomma, se andate a Praga, o se state pensando di andarci, sappiate che questo strumento deve assolutamente entrare nella lista di cose da vedere nella propria vita.
Gianluca D’Andrea
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