Ad ogni tornata elettorale, per quanto si voglia sempre e comodamente evitare di parlarne, il dato più rilevante, e in preoccupante crescita, risulta quello dell’astensionismo.
Il “non voto” è la scelta che forse meglio rappresenta e traduce, in termini pratici, la crisi di rappresentanza che attanaglia buona parte dei cittadini italiani, un malessere che coinvolge generazioni diverse e che spesso spinge persino chi il voto lo ha dato a dirsi in ogni caso deluso per aver preferito, alla fine, solo il “male minore”.
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