(Editoriale pubblicato anche sull’edizione nazionale del Corriere Quotidiano)
“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” “Mentre a Roma si discute, Sagunto è presa”, chi non ha mai sentito, o tradotto nelle amate/odiate versioni del liceo, questa celebre frase di Tito Livio, un’espressione storica che ben si presta ad essere monito per chi si perde in continue e sterili discussioni senza affrontare il problema essenziale. L’ho trovata adatta, adattissima per rappresentare e sintetizzare quanto in queste ore sta accadendo nella Capitale, con l’amministrazione guidata dal Movimento Cinque Stelle impantanata in un perverso gioco di nomine ed equilibri di palazzo, nulla che riguardi realmente e da vicino i veri problemi che la città vorrebbe si affrontassero. Al Campidoglio si discute eccome, fino a tarda sera peraltro, ma non di vivibilità, sviluppo e opportunità per Roma; si ripresenta così – con volti diversi e finora portatori di premesse illusive – lo stesso gioco al massacro degli ultimi anni.
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