Il panorama artistico italiano vanta un esercito di parolieri in grado di sbaragliare qualsiasi armata, ma il ricambio generazionale ha mostrato segni di cedimento. Passioni effimere e poesie provinciali irrobustiscono le fondamenta di questi anni zero, adagiati sulle spalle di generazioni da condominio. Muore lenta una curiosità propria di pochi, abbandonata nelle mani di uditi troppo pigri e spartiti fuori epoca. Può davvero la novità non far più gola? Forse è solo sbagliato l’approccio. Forse è la mancata libertà di scelta a limitare la ricerca. La risposta a tutto è il fenomeno indie: una riserva indipendente lontana dal mainstream, la cui peculiarità va ricercata nei limiti apparenti della realtà. Continua a leggere . . .
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